Osservazione solare a San Rossore

AAGG coronado 40

11 Maggio: è una splendida giornata a San Rossore, condizioni ottimali per una osservazione solare con il telescopio Coronado Solarmax 40 dell’Associazione Astrofili Galileo Galilei.

In questi giorni la nostra stella è molto turbolenta, i forti campi geomagnetici generati ci hanno già regalato una spettacolare serata colorata di viola e oggi ci aspettiamo un altro spettacolo osservando il nostro Sole da vicino.

L’appuntamento è per le 11 nel Parco di San Rossore.

Arrivo qualche minuto prima e trovo già un nutrito gruppo di soci ad aspettare. Matteo e Tommy sono già impegnati nel montaggio degli strumenti.

La giornata è estiva, il cielo limpido, nemmeno una nuvoletta a disturbarci, la compagnia è allegra, ci sono anche giovanissimi soci e piccoli futuri soci che si dimostrano interessatissimi.

Abbiamo due strumenti a disposizione che ci offrono due diverse modalità di visione.  Il Coronado Solarmax 40 dell’Associazione Astrofili Galileo Galilei per l’osservazione in visuale e il telescopio di Tommy con filtro solare e collegato a una camera che proietta l’immagine del Sole sul tablet.

Comincio dal Coronado.

Osservare il Sole nell’oculare del Coronado è un’esperienza fantastica. Il Sole appare rosso perché l’osservazione è in h-alfa e quindi la banda di luce che passa è quella rossa.

La precisione dei dettagli è veramente incredibile. E’ evidentissima la macchia solare,quella che causa la tempesta geomagnetica “colpevole” dello spettacolo delle aurore boreali di queste sere, ma la cosa che più mi colpisce è osservare le protuberanze.

Vedere il nostro Sole in attività è una esperienza bellissima.

Lascio il Coronado alle altre persone che in fila dopo di me aspettano di godersi lo spettacolo.

AAGG osservazione Solare
Sole Tommaso D.

 Intanto mi sposto sul tablet di Tommy.

Qui la visione è diversa. Il sole sul tablet appare grigio. Tommy mi spiega che il filtro solare montato sul suo telescopio, a differenza di quello del Coronado, lascia passare tutte le lunghezze d’onda della luce ma che l’intensità della luce che passa è molto bassa e quindi, nonostante la camera di ripresa sia a colori, il sole si vede grigio/bianco.

Questo tipo di proiezione mostra il Sole nella sua interezza e ne mette in evidenza tutte le macchie mentre non si distinguono le protuberanze.

Tra un’osservazione e l’altra c’è tempo anche per dedicarsi alla natura. D’altra parte siamo nel Parco di San Rossore, un parco naturale con una ricchissima varietà di flora e fauna.

In particolare, grazie a Antonio, noi ci concentriamo su una famigliola di gruccioni che hanno nidificato su un albero lì vicino.

Il gruccione è un uccellino esile dalle piume variopinte che emette un tipico verso, una sorta di trillo un po’ nasale e un po’ gutturale e forse proprio da questo deriva il suo nome.

Andrea, con un ottimo teleobiettivo, riesce a fotografarlo, una bella macchietta colorata che si staglia contro l’azzurro del cielo.

Parco di San Rossore - gruccione

Nel frattempo Matteo cambia l’oculare del Coronado per ottenere un ingrandimento maggiore. Ora inquadriamo solo una porzione della superficie solare, e in particolare la zona dove è attiva la grande macchia.

Torno quindi a osservare il Sole.

Con questo oculare le protuberanze non sono visibili, ma la grossa zona di macchie solari attive ora è in primissimo piano. Ed è spettacolare.

C’è ancora il tempo per collegare il coronado a un sensore fotografico e fare un filmato del sole dal quale poi elaborare qualche bella fotografia (clicca sull’immagine accanto per vederla a dimensioni reali).

Comincia ad avvicinarsi l’ora di pranzo, i bambini hanno fame e forse anche gli adulti.

Smontiamo tutto, salutiamo chi torna a casa e ci incamminiamo verso la nostra nuova destinazione: una bella tavola apparecchiata!

gruppoAAGG
AAGG pranzo Le Scuderie

Autore: Francesca Paita
Contributi fotografici: Maria Argentiero, Andrea Azzarà, Tommaso Dittadi, Fabiana Fanizza, Marco Meucci, Matteo Scienza